In questo periodo di aumento dei costi dell’energia elettrica molti hanno cercato di capire come riscaldarsi senza gas?.
Quando arriva il freddo, il riscaldamento può rappresentare un costo elevato per la casa o per la propria attività, soprattutto se si utilizza il gas come fonte calore.
Fino a quasi un anno fa, la risposta a questa domanda sarebbe passata in secondo piano. Oggi, invece, potrebbe interessare gran parte della popolazione italiana ed europea.
Nonostante nelle ultime settimane dell’anno sia arrivata una buona notizia sul fronte della bolletta luce (per il prossimo trimestre gennaio – marzo il prezzo della bolletta sarà del -19% rispetto al trimestre appena trascorso); rimane importante qual è il modo più economico per riscaldare la casa o la propria attività.
![riscaldarsi senza gas](https://i0.wp.com/www.gattiglio.it/wp-content/uploads/2023/03/come-riscaldarsi-senza-gas-gattglio.it_-1.jpg?resize=800%2C500&ssl=1)
Le stufe a pellet vanno a ruba?
La ricerca delle migliori soluzioni per riscaldarsi senza gas ha avuto una prima conseguenza diretta: la vendita delle stufe a pellet è salita alle stelle.
Già nel primo semestre del 2022, infatti, l’Aiel aveva registrato un incremento interno dell’8,7% rispetto ai cinque mesi dell’anno precedente. In altre parole, da gennaio a maggio 2022 in Italia sono stati venduti più di 56mila apparecchi. E le vendite all’estero nello stesso periodo sono state, se possibile, ancora più sorprendenti. Parliamo di oltre 121.000 apparecchi esportati, di cui 104.398 stufe a pellet.
Naturalmente, la guerra in Ucraina, l’embargo su Russia e Bielorussia e la dipendenza dell’Italia dalle importazioni estere non stanno aiutando nemmeno il settore del pellet. I principali paesi che esportano in Italia hanno attivato politiche protezionistiche, soddisfacendo prima di tutto il fabbisogno interno, e il prezzo di questo combustibile è passato dai 4 € ai 10 € a sacchetto.
I costi energetici nella filiera del legno, inoltre, non hanno fatto che aggravare una situazione, già di per sé difficile, mettendo in evidenza tutta la debolezza delle politiche italiane in fatto di gestione del patrimonio forestale.
Quali altre alternative al gas ci sono per il riscaldamento?
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Possiamo trovare delle buone alternative al gas per il riscaldamento quotidiano? Oltre alle già citate stufe a pellet, esistono altri 4 principali sistemi per riscaldarsi senza gas.
4 modi per riscaldarsi senza gas in casa e in azienda
- Pompa di calore
Le pompe di calore sono una delle alternative più apprezzate. Questi sistemi sono in grado di assorbire calore dall’esterno (da fonti come acqua, aria e perfino dal terreno) per poi trasferirlo all’interno della casa. Esistono diverse tipologie di pompe di calore, ma tutte quante sono costituite da un condensatore, una valvola di espansione, un evaporatore e un fluido refrigerante che percorre tutto il sistema. Il costo per l’installazione è più alto, ma il rendimento è decisamente superiore rispetto alle caldaie a gas. - Riscaldamento elettrico a pavimento
Un impianto di riscaldamento elettrico a pavimento riscalda l’acqua conservata all’interno di alcune serpentine poste sotto il pavimento, attraverso l’energia elettrica. Né più, né meno. I costi d’installazione sono alti, poiché coinvolgono la superficie totale della casa e implicano lavori complessi e significativi. Affiancando a questo sistema dei pannelli fotovoltaici, tuttavia, è possibile massimizzare il risparmio nel lungo periodo.
- Caldaia elettrica
La caldaia elettrica è un dispositivo che riscalda l’acqua attraverso una resistenza elettrica. Niente combustione, né tantomeno fumi da gestire. L’installazione è più versatile rispetto ad una stufa a pellet, e la manutenzione risulta facile e veloce. - Caldaia/stufa a biomassa
La caldaia – così come la stufa – a biomassa sfrutta fonti energetiche rinnovabili per creare calore. Non parliamo solo di pellet, ovviamente, ma anche di cippato (legno naturale tritato), di segatura, tutolo di mais, nocciolino (per stufe a pellet), semi di girasole, gusci di mandorle, di noccioli e di pistacchi. Alcuni modelli possono essere alimentati solo da un combustibile, altri da più di uno. La spesa per l’installazione è abbastanza onerosa e bisogna considerare uno spazio anche per lo stoccaggio del combustibile. Anche la manutenzione è più complessa rispetto ad una caldaia elettrica, per esempio. Il costo, tuttavia, si riduce nel lungo periodo.
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